Sucker Punch – Discorso finale

E alla fine, la domanda.

Chi è realmente al centro della storia?
Chi manovra il sipario?
Chi è che decide la coreografia della danza?
Chi ci porta alla follia?
Chi è che ci sferza e ci incorona vincitori quando sopravviviamo all’impossibile?
Chi è… che fa tutte queste cose?

Chi ci ispira ad onorare quelli che amiamo con la nostra stessa Vita?
Chi manda i mostri a ucciderci e allo stesso tempo canta che non moriremo mai?
Chi ci insegna che cosa è reale e come ridere delle bugie?
Chi decide perchè viviamo e per cosa dobbiamo morire?
Chi ci incatena?
E chi ha la chiave che può renderci liberi?

Sei tu, hai tutte le armi che ti servono,
combatti!

 

Ciao!
! 🙂 !

Suoni personalizzati con Android: eccome come.

Mi sto trovando davvero bene con Android ma pecca in alcune piccole cose abbastanza sceme.

Ad esempio per la gestione dei messaggi: Nokia o, meglio, Symbian li gestisce meglio (spero in un aggiornamento da parte di Google).

Altra cosa è l’utilizzo di mp3 come suono per la suoneria, per la sveglia o per i messaggi: di base (almeno sulle rom “grezze”, quelle non toccate da altri) non è possibile farlo senza un accorgimento.

Di app che permettono di fare questo ce n’è sono a bizzeffe sul Market, alle volte gli stessi riproduttori musicali (Winamp, PowerAMP, ecc.ecc.) hanno un’opzione nei loro menù ma, visto che non mi fido mai di nessuno, preferisco farlo.

Per utilizzare file mp3 per le notifiche, dovrete creare una cartella nella root della MicroSD con nome “media“, al suo interno un’altra con nome “audio” ed, infine, al suo interno altre tre: “ringtones“, “alarms“, “notifications“.

Struttura della microSD:

\

media

audio

alarms

notifications

ringtones

Nella cartella “ringtones” andranno messi quei file che volete utilizzare come suoneria, in “notifications” quelli per i messaggi e, infine, in “alarms” quelli per la sveglia.

Ora, ogni volta che andrete a scorrere i vari suoni, troverete i file inseriti alla fine della lista.

Ciao!
! 🙂 !

MeeGo v1.0 per i sistemi In-Vehicle Infotainment (IVI)

Preso dalla curiosità del nuovo sistema operativo nato dalla collaborazione Nokia-Intel, ho provato la versione di MeeGo per i futuri sistemi “on board” delle auto.

Il sistema è completamente basato su Linux: basta pensare che come navigatore troviamo “Navit” e per la gestione del telefono”Handsfree”, oltre ad un terminale.

Ma un video vale molto più di mille parole, ecco quindi un mio screencast:

Se lo volete provare anche voi, qui potrete trovare l’ISO.

Ciao!
! 🙂 !

Come partizionare al meglio Ubuntu

Partizionare Hd - Gestore dischi

Quando installiamo Ubuntu possiamo scegliere come partizionare il nostro Hd.
Possiamo dirgli di utilizzare l’intero disco e lasciargli carta bianca su come partizionarlo o di installare Ubuntu affianco ad un altro Sistema Operativo (ad esempio Windows o un’altra distribuzione di Linux) o possiamo scegliere di decidere noi come partizionare il disco.
In quest’ultimo caso, dobbiamo creare una partizione per lo swap, una per il main (i file di sistema) ed un’altra ancora per la nostra home.

Parlando con chi ne sa più di me (C0m3tX, che ringrazio) è uscito fuori che il miglior modo di partizionare sarebbe questo:

  • partizione primaria di 100Mb per il boot (grub, nel caso di Ubuntu) formattata con ReiserFS
  • partizione estesa di 2Gb (di solito metto tanto) per lo swap
  • partizione estesa per il main (i file di sistema) formattata con ext4
  • partizione estesa per l’home (i nostri file) formattata con ext4

L’ordine delle partizione deve essere come quello della lista.

Il file system ReiserFS è un po’ più sicuro (il rischio di corruzione dei dati è molto basso), l’ext4 è un po’ più veloce, quindi per il boot è consigliato l’uso di ReiserFS, per il main e la home l’ext4 ma potete utilizzare il file system che volete.

Ciao!

! 🙂 !

Rete Wi-Fi UniNa + Wicd: binomio possibile.

AGGIORNATO!

Chi è iscritto alla Federico II ed utilizza la rete Wi-Fi sa che da quando la Telecom (o chi la gestisce) ha cambiato il protocollo optando per il WPA/WPA(2)-Enterprise, quest’ultima è diventata molto “instabile”: computer che non si collegano (soprattutto quelli con S.O. Unix Based, cioè Linux e Mac Os), connessione irregolare, ecc.ecc..

Personalmente utilizzo un portatile con Jaunty (9.04) (*) ed è risaputo che su quest’ultimo c’erano dei problemi con il protocollo su citato.

Con la versione preinstallata di Network Manager la connessione è impossibile: se si connette dopo cinque minuti salta.

Ho provato anche ad installare l’ultima versione rilasciata ma bisogna agire su troppe (per i miei gusti) librerie.

Lo ammetto: ho anche provato a farlo ma ho combinato un bel casino 😀 .

Così girogavai per la rete alla ricerca di un degno sostituto e trovai Wicd.

Wicd (Wikipedia) è un ottimo sostituto di N.M. anche se è un po’ ostico da utilizzare (bisogna configurarlo).

Il protocollo da selezionare su Wicd per la rete Wi-Fi_UniNa (questo è il suo nome) è “PEAP with TKIP”:

Protocollo rete Wi-Fi UniNa PEAP with TKIP

Una volta selezionato ci troveremo davanti questi campi:

Campi da compilare per eseguire  l'accesso

Nel campo denominato “Identity” bisogna inserire l’email che ci ha fornito l’Università (quella che fa: “nome(di solito l’iniziale).cognome@studenti.unina.it”).

Nel campo denominato “Password” bisogna inserire la password che abbiamo scelto.

E, per finire, nel campo “Path to CA Cert” bisogna inserire…

…bisogna inserire…

…cosa bisogna inserire?

Niente, appunto.

Bisognerebbe lasciarlo vuoto.

Questo non è possibile visto che viene richiesto.

Allora, cosa facciamo?

Quello che dobbiamo fare è creare un altro “template” dello stesso protocollo con l’unica differenza che non viene richiesto un certificato.

Per fare questo dobbiamo creare (e modificare) un nuovo file da inserire tra i “template” di Wicd:

sudo gedit /etc/wicd/encryption/templates/peap-tkip2

“peap-tkip2” sarà il nome del nuovo “template” che stiamo andando a creare: è a scelta.

Se non avete “gedit” utilizzate il vostro editor di testo (magari creando prima il file con “touch“).

All’interno dovrete copiare questo:

name = PEAP with TKIP alma
author = belluomo
version = 1
require identity *Identity password *Password
—–
ctrl_interface=/var/run/wpa_supplicant
network={
ssid=”$_ESSID”
scan_ssid=$_SCAN
proto=WPA
key_mgmt=WPA-EAP
pairwise=TKIP
group=TKIP
eap=PEAP
identity=”$_IDENTITY”
password=”$_PASSWORD”
phase1=”peaplabel=0″
phase2=”auth=MSCHAPV2″
}

I campi “name” ed “author” sono a vostra discrezione.

Ora bisognerà aggiungere questo “template” agli altri già presenti in Wicd.

Aprite il file dei template:

sudo gedit /etc/wicd/encryption/templates/active

ed in fondo al file (o dove volete) aggiungete il nome del file che avete creato sopra, che in questo caso è:

peap-tkip2

Questo è il risultato:

Nuovo form: solo "Identity" e "Password"

Compilate i campi, confermate, mettete la spunta su “Connetti automaticamente a questa rete” e poi su “Connetti“.

Questo network manager, a differenza di altri, distingue il MAC address di ogni access point anche se il nome della rete è lo stesso:

Elenco reti Wi-Fi_UniNa con Mac Address diversi

Per questo motivo ogni volta che ci sposteremo di edificio (capiterà sicuramente), almeno per le prime volte, Wicd ci “chiederà” di reinserire i dati (cioè lui non ci chiederà niente, saremo noi ad andare a ricompilare il form una volta verificato che non c’è linea 😀 ).

Questo è tutto.

Devo specificare una cosa.

Questa non è tutta farina del mio sacco: quando girovagai per la rete alla ricerca di come non inserire il certificato trovai questo post.

Quindi un grazie a LicaoNesSs e dovuto: mi ha evitato di studiarmi il Wiki di Wicd, anche se già avevo iniziato a “studiarmi” questo 🙂 .

Ciao!

! 🙂 !

Ps.: Nota Bene: capita spesso che la rete c’è, il computer si colleghi ma non si riesca a navigare.

E’ inutile sbatterci la testa: molte volte è proprio la rete che non va, soprattutto in posti ormai risapute (esempio: centro comuni, CSI).

(*) non ho aggiornato a Karmic (9.10) o Lucid (10.04) perchè con entrambi ho problemi più o meno seri (soprattutto con Karmic).

AGGIORNAMENTO: la versione di Wicd da me utilizza è la 1.5.9.

Se avete la 1.7.0 questa guida è pressochè inutile: potete selezionare tranquillamente il protocollo “PEAP with TKIP/MSCHAPv2” (se non mi sbaglio si chiama così su questa versione) e lasciare vuoto il campo del certificato.

WPA(2)-Enterprise

Installare Wicd su Ubuntu 10.4

Network Manager è un ottimo gestore di reti wireless/cavo/VPN/Dial-up ma non sempre funziona bene.

Un suo degno sostituto è Wicd.

Per installarlo potete seguire le istruzioni del Wiki di Ubuntu ma su Lucid Lynx, quando deve disinstallare i pacchetti di Network Manager (“network-manager” e “network-manager-gnome”) fallisce.

Voi direte “Chi se ne importa? Li lascio li ed avvio Wicd!”.

Perchè, nel mio caso, mi andavano in conflitto e Wicd non riusciva a collegarsi.

Così, dopo aver installato Wicd (con un banalissimo “sudo apt-get install wicd“), ho rimosso i pacchetti di Network Manager con “un colpo di spugna”:

sudo apt-get autoremove network-manager

Sempre nel mio caso Wicd si è connesso all’istante 😀 .

Ciao!

! 🙂 !