Suoni personalizzati con Android: eccome come.

Mi sto trovando davvero bene con Android ma pecca in alcune piccole cose abbastanza sceme.

Ad esempio per la gestione dei messaggi: Nokia o, meglio, Symbian li gestisce meglio (spero in un aggiornamento da parte di Google).

Altra cosa è l’utilizzo di mp3 come suono per la suoneria, per la sveglia o per i messaggi: di base (almeno sulle rom “grezze”, quelle non toccate da altri) non è possibile farlo senza un accorgimento.

Di app che permettono di fare questo ce n’è sono a bizzeffe sul Market, alle volte gli stessi riproduttori musicali (Winamp, PowerAMP, ecc.ecc.) hanno un’opzione nei loro menù ma, visto che non mi fido mai di nessuno, preferisco farlo.

Per utilizzare file mp3 per le notifiche, dovrete creare una cartella nella root della MicroSD con nome “media“, al suo interno un’altra con nome “audio” ed, infine, al suo interno altre tre: “ringtones“, “alarms“, “notifications“.

Struttura della microSD:

\

media

audio

alarms

notifications

ringtones

Nella cartella “ringtones” andranno messi quei file che volete utilizzare come suoneria, in “notifications” quelli per i messaggi e, infine, in “alarms” quelli per la sveglia.

Ora, ogni volta che andrete a scorrere i vari suoni, troverete i file inseriti alla fine della lista.

Ciao!
! 🙂 !

“Think different”: 1984 – 2011

Correva l’anno 1984 e qualcuno faceva capolino:

Ultimamente, però, mi sono domandato se si ricordassero del loro motto, “Think different”.

Non so se avete notato ma c’è una “massa” di gente tutti con gli iPhone, iPhone che differiscono solo per lo storage interno e per il colore (non per tutte le generazioni); addirittura, prima dell’arrivo della quarta generazione, non si poteva neanche cambiare lo sfondo della SpringBoard: tutto nero per tutti.

Quindi mi chiedevo “Come faccio a “pensare differente” se non sono libero di fare le mie scelte?”.

Il livello di personalizzazione di Android, senza nessun tipo di sblocco, è estremo: posso, ad esempio, scegliere di utilizzare una diversa GUI rispetto a quella offerta dal produttore, posso scegliere di utilizzare una tastiera diversa e così via, tutto liberamente e legalmente scaricabile dal Market.

In realtà il discorso sarebbe molto più lungo e complicato ma era una premessa per mostrarvi una pubblicità che sarà trasmessa durante il Super Bowl, quella del Motorola Xoom:

Ragazzi, che dire: più che una pubblicità, sembra una dichiarazione di guerra!

E quindi, che la guerra abbia inizio!

Ciao!
! 🙂 !

Memorie SD Maxell: inaffidabili

Ciao.

Tempo fa comprai due memore SD della Maxell da 2Gb (modello “X-Series SD & SDHC Cards”, almeno così è scritto sul sito) per eventuali “smanettamenti” con device con lettore SD integrato (aggiornamento firmware, utilizzo app e cose così).

Le ho sempre trattate con cura, sempre nel loro scatolino di plastica, temperatura ambiente ed utilizzate veramente di rado (e solo per quello che ho citato sopra).

Una si è flashata dopo poco (l’avrò utilizzata si e no una decina di volte), la seconda è durata di più ma non ha mai fatto niente di più della prima.

Mentre la prima non la potevo proprio utilizzare, la seconda riesco a formattarla, riesco anche ad utilizzarla (tipo per salvare dei dati da qualcosa) ma, quando vado a leggere i dati dal computer, sono completamente danneggiati.

Immagino che se le avessi utilizzate in una macchina fotografica o per qualche dato davvero importante, mi sarei arrabbiato non poco: per questo consiglio sempre o Sandisk o Kingston.

Ciao!
! 🙂 !

Esplorare una cartella remota tramite shell

Avete bisogno di navigare tramite shell in una cartella remota?

Bene, come avete notato non è possibile farlo senza montare la cartella da qualche parte.

Per fare ciò, avete bisogno di smbfs (che, da quello che ho reperito in rete, è un file system o, meglio, è un SMB “montabile”).

Per installarlo, aprite un terminale e date:

sudo apt-get install smbfs

Fatto questo, dovrete creare una cartella dove montare la cartella remota; quest’ultima potrà essere nella posizione che più vi aggrada (io l’ho messa sulla “Scrivania”) e la potete creare come volete (tramite GUI o con un semplice “mkdir“).

Ora dovrete montare la cartella remota nella cartella appena creata:

sudo mount -t smbfs -o username=nome_utente,workgroup=workgroup_server //nome_server/nome_cartella_remota /path/cartella_appena_creata

Dove “-t” indica che tipo di file system volete montare, “-o” che ciò che segue sono opzioni; “nome_server” sarebbe il nome del computer dove è locata la cartella remota che si vuole raggiungere e “nome_cartella_remota” è il nome della cartella remota.

Se le due macchine si trovano sotto lo stesso workgroup, il campo “workgroup=workgroup” può essere omesso.

Dopo aver dato questo comando, vi verrà chiesta la password dell’utente della macchina-server che volete raggiungere: nel caso può essere aggiunta anche nelle opzioni del comando, ma sarà in chiaro:

-o username=nome_utente,password=password_utente

C’è solo un piccolo problema: il proprietario della cartella montata non sarete voi ma il “superutente” quindi, qualsiasi cosa vogliate fare, la potete fare solo da “superutente”.

Ciao!
! 🙂 !

Autonautica Epomeo – Casa famiglia Oikos

Vi ricordate di questo post?

Oggi ho avuto la conferma che la prima donazione è arrivata.

Inoltre, ho trovato questo commento:

Oggi 17/01/2011 il nostro amico giovanni Vivenzio è venuto a consegnarci i primi 100 euro frutto dei 1000 click che tutti voi avete fatto al video su youtube “Autonautica Epomeo”. Grazie a tutti e grazie a Giovanni. Avanti così!

🙂 Casa famiglia Oikos infoline: 081/7283060 – 320/5776789

Nel caso non l’abbiate ancora visto, riposto il video:

Grazie a tutti.

Ciao!
! 🙂 !

Macro con HTC Wildfire

Ciao.

Come avrete capito da questo post, sono passato ad Android con un HTC.

Una delle pecche di smartphone non Nokia sono proprio le fotocamere: i megapixel non sono l’unica cosa che conta.

Infatti se non ci sono delle buone lenti, un buon sensore ed un software che sfrutti appieno tutto questo “mix”, potremmo avere decine e decine di megapixel ma le foto saranno comunque di bassa qualità.

Un giorno ho trovato una lumaca in casa (abbiamo delle piante) e volevo scattargli una foto.

Il massimo che sono riuscito ad ottenere con l’autofocus è stato questo scatto:

Lumaca - Macro con autofocus

Le avrò fatto un book fotografico ma meglio di così non veniva.

Alla fine, quando quasi stavo per desistere, ho pensato bene di eliminare l’autofocus: l’app “Fotocamera” di HTC permette, infatti, di disattivare l’autofocus e di scattare una foto premendo sullo schermo direttamente il soggetto da mettere a fuoco.

Questo è lo scatto senza autofocus attivo:

Lumaca - Macro senza autofocus

Certo non è il massimo ma è sempre meglio di niente.

Ciao.

! 🙂 !

30/11/2010

Io, Nokia fan che ha sempre detto “O Nokia o niente!”, sono passato ad HTC.

Ebbene si, il 30/11/2010 ho spento per l’ultima volta il mio Nokia N78 con “Symbian S60 3rd Edition FP2” ed ho acceso per la prima volta il mio HTC Wildfire con “Android Eclair 2.1.1”.

Purtroppo il mio N78, con più di 2000 messaggi sulle spalle (sono in un una community di spammoni tramite sms che, piano piano, cerca di convertire tutti a Wind 😀 ), ha deciso di abbandonarmi: nemmeno un Hard Reset è riuscito ha risolvere i problemi con la tastiera.

Se lo accendevo senza microSD o sim funzionava bene, con entrambe il 90% delle volte non funzionava completamente (in particolare non andavano i tasti cornetta verda, cornetta rossa, tasto destro e tasto ‘c’).

Dovendo comprarne un altro (la garanzia era scaduta e conosco i prezzi di un’eventuale riparazione), avrei optato per un Symbian ^3  (i vari Nokia 5580, N97, N97 Mini, ecc.ecc. non sono all’altezza del nome della casa produttrice) ma l’unico sarebbe stato un N8 il cui prezzo, ancora adesso, è superiore ai 400€, troppo per le mie tasche.

Così il prezzo alto, Symbian ^3 che non mi convince più di tanto, la voglia di provare Android e la possibilità di aver provato senza limitazioni un Wildfire mi hanno spinto a comprare un “Googlefonino”.

Al momento non mi pento della scelta, mi trovo benissimo con Android (ci vado a nozze: già utilizzavo praticamente tutti i servizi di Google) ed HTC è stata una buona scelta.

Naturalmente non sono tutte rose e fiori, ci sono anche delle piccole note dolenti: rimpiango le lenti Carl Zeiss che la Nokia mette ormai su qualsiasi suo device e la durata della batteria che dura meno di 24 ore (più che comprensibile visto ciò che deve alimentare).

Diciamo che un Nokia con Android, per me, sarebbe il massimo ma so che ciò non accadrà mai.

Naturalmente per la fascia “medio-bassa” continuo a consigliare Nokia (sono ottimi), aspettando che si riprenda e riprendi a far uscire smartphone di fascia “medio-alta” del calibro di 6600/N70/N73/N95 🙂 .

Ciao!
! 🙂 !

Ps.: ora meno ma all’inizio mi sentivo quasi in colpa di aver abbandonato la casa Finlandese: mi sentivo come un traditore 😥 .