Configurare OpenVPN per condivisione file (Windows 7)

Ciao.

Era un progetto che avevo in mente da diversi anni ma, ogni volta che lo iniziavo, non andava mai a finire come volevo io: una VPN casalinga tramite i servizi offerti da Windows.

Il problema principale non era nè la configurazione di un DNS dinamico (quello l’avevo già da tempo immemore) nè la configurazione della VPN stessa ma il poterla raggiungere dall’esterno (nella stessa rete funziona benissimo): nelle innumerevoli guide che ho letto a riguardo nessuno specificava che il router deve supportare il VPN passthrough.

Alla fine, per questo motivo, a malincuore ho dovuto ripiegare su software di terzi parti con un client per Android.

“Hamachi”, purtroppo, non ha un client per Android che faccia quello che voglio io, così ho optato per “OpenVPN”.

Per configurarlo al meglio, vi consiglio questa ottima guida e di leggere tutte le HOWTO sul sito ufficiale.

Se fila tutto liscio, buon per voi: io ho avuto diversi problemi, risolti dopo ricerche su Google.

Il primo l’ho avuto con “build-ca.bat”: mi restituiva “unable to write ‘random state'”.

Per risolverlo, ho seguito le istruzioni scritte in questo topic (precisamente, questo post).

Il secondo problema che ho avuto era la condivisione delle cartelle: servizi come VNC, FTP, ecc.ecc. funzionavano alla perfezione ma non riuscivo ad accedere alle cartelle condivise.

Dopo due ore di ricerche, lettura di guide e sperimentazione, non avevo trovato il problema (e, quindi, neanche la soluzione).

Dovendo fare altro, ho lasciato perdere per qualche ora; al ritorno, cinque minuti e trovo problema e soluzione.

Il problema era il firewall di Windows: non so perchè ma questa volta non l’ho proprio preso in considerazione (di solito è la prima cosa a cui penso).

Quest’ultimo blocca la condivisione delle cartelle se qualcuno tenta di accedere “dall’esterno”: una veloce ricerca tra le “Well-known ports” su Wiki e… “Microsoft-DS Active Directory, Windows shares”, porta 445 TCP.

Aperta questa porta solo sul firewall, potrete accedere alle cartelle.

Ciao!
! 🙂 !

Ps.: non mi sono arreso: continuerò a cercare se è possibile “abilitare” una VPN tramite un router senza supporto VPN passthrough.

Ciao Messenger

E’ giunto il giorno.

Già all’ultima formattazione (questa volta reinstallazione) di Windows ero incerto se installarlo o meno, questa volta sono convinto:

ciao MSN Messenger, ora Windows Live Messenger.

Grazie per le (troppe) serate passate insieme, per le conversazioni più o meno importanti, per le persone che mi hai fatto conoscere (sia a Km di distanza che ad un centinaio di metri), per le assistenze remote, per tutti i File ricevuti (soprattutto gli screenshot con nomi del tipo “X Ugo”, “Ugo Help”, “Aiutooooo”), per le Cartelle condivise con cui ci passavamo le foto, le notifiche degli aggiornamenti degli Spaces dei contatti, per i messaggi personali di tutti i colori (grazie a Messenger Plus) o con il nome del brano che si stava ascoltando o con il conto alla rovescia, le emoticon animate e non, i trilli ed i log delle conversazioni che, ogni tanto, si andavano a rileggere.

E’ ora di chiudere per sempre l’omino verde.

Ciao.

Skype, fai attenzione, che tra GTalk e Google Voice, sei il prossimo.

 

Immagine della finistra di login di Messenger

Ciao!

! 🙂 !

NVidia Tegra Roadmap

Oggi alla Federico II si è tenuto un evento organizzato dalla Dell, “HPC Roadshow”:

HPC Roadshow - descrizione

Come si può leggere, partecipava anche NVidia:

NVidia 1

NVidia 2

Qualche info importante?

Oltre al fatto che i dispositivi mobile (e i relativi S.O.) prevalgono sempre più sui computer:

NVidia 3

NVidia 4

la roadmap Tegra:

NVidia 5

 

Giusto per completare l’articolo, aggiungo che quelli della Dell sostengono che il futuro sarà dei tablet (ci dobbiamo aspettare un tablet della Dell?) e che Microsoft si sta preparando per non essere scalzata dai due s.o. più in “voga” al momento sui tablet (iOs ed Android).
Infatti, il prossimo Windows (di cui nessuno conosce l’esistenza, vero?) girerà “tranquillamente” sui tablet con cpu Arm ed Intel.

Ciao!
! 🙂 !

 

Ps.: a settembre Tegra quad-core e, in un futuro prossimo non molto remoto, GPU con CPU Arm per le schede video.

Ps.2: naturalmente non c’era solo questo di interessante, come ad esempio il giro guidato nello S.Co.P.E. (Guido Russo).

Aggiornare bios Acer Aspire One 150 ZG5

Ciao.

Sono venuto in possesso di un Acer Aspire One 150 ZG5, un netbook da 9″ semplice semplice.

Siccome l’hd SSD da 8GB1 presente non va molto bene, volevo installare tutto su SD e far fare il boot da li.

Così, girovagando per la rete, ho letto stralci che dicevano di aggiornare il bios all’ultima versione, la 3309 (Drivers & Utilities).

Come avrete notato, scompattando l’archivio, bisognerebbe avviare un programmino ed eseguire l’aggiornamento a “caldo”.

Peccato che il programmino sia un eseguibile ma soprattutto richiede che il computer sia funzionante al 100% (naturalmente).

E nel caso io avessi Linux o che non potessi avviare il computer?

Bene: mi stavo già preparando a creare una “Live Xp”, quando ho trovato poche righe che spiegano come eseguire l’aggiornamento senza dover avviare un s.o..

La mini-guida in questione l’ho trovata qui ma la riporto comunque (non mi prendo nessuna responsabilità sulla riuscita o meno: io l’ho seguita e non ho avuto nessun tipo di problema):


Updating the BIOS will require a USB flash drive to store the BIOS information on during the update. To perform the update to the BIOS:

  1. Go here and download and extract the latest BIOS for the netbook.
  2. Rename the BIOS file from 3310.fd to zg5ia32.fd.
  3. Copy zg5ia32.fd and Flashit.exe to USB flash drive
  4. Ensure that the AC adapter is plugged in.
  5. Insert the USB flash drive into a USB port.
  6. Press and Hold down the Fn and the Esc keys together and press the power button.
  7. When the unit’s power light comes on wait a few seconds and release the Fn and Esc keys.
  8. After the keys have been released the power light will start to blink.
  9. During the BIOS update process the display will be blank.
  10. Let the unit run and after approximately 1 to 7 minutes, the unit should reboot and the BIOS will be updated.

 

Traduzione (con piccole modifiche):

  1. vai qui, scarica l’ultimo firmware del BIOS ed estrai l’archivio;
  2. rinomina il file del BIOS “3310.fd” in “zg5ia32.fd”;
  3. copia il file “ZG5IA32.FD” e il file “Flashit.exe” in una pen drive usb;
  4. collega il netbook all’alimentatore;
  5. inserisci la pen drive usb in una porta usb (suggerisco quella di sinistra2);
  6. premi e tieni premuto i tasti “Fn” e “Esc” insieme e premi il tasto d’accensione;
  7. quando il “led d’alimentazione” inizia a lampeggiare, lascia i due pulsanti: il led smetterà per un attimo di lampeggiare;
  8. quando ricomincierà a lampeggiare, premi solo una volta il tasto di accensione (letto nella discussione: “when the power led begins to blink release the two buttons and press the power button just once”);
  9. il processo di update inizierà ma lo schermo rimarrà vuoto: controllate il led di lettura/scrittura della pen drive per capire cosa sta facendo;
  10. durerà approssivamente dal minuto ai 7 minuti (a me ci ha messo circa 3 minuti), poi il netbook drovà essere riavviata e il BIOS sarà aggiornato (a me si è riavviato da solo).

 

La pen drive che verrà utilizzata dovrà essere formatta in FAT e non dovrà contenere altri file; utilizzatene possibilmente una di marca (SanDisk, Kingston, Verbatim) con led di accesso; non ci dovrebbero essere problemi di “tagli”: io ho utilizzato una da 4GB.

Fatelo perchè nel redame ho letto parecchie cose interessanti (come una migliore gestione della batteria, cambiamenti nella gestione dell’illuminazione, ecc.ecc.).

Ho letto che anche in caso di aggiornamenti errati è possibile ripetere l’operazione (così da recuperare il computer) ma è sempre meglio fare tutto con la massima attenzione.

Questa guida funziona con i modelli AOA-110 e AOA-150.

Ciao!
! 🙂 !

 

Ps.: purtroppo, nonostante l’aggiornamento, il boot tramite SD non è possibile (non è stato abilitato), quindi conviene fare attenzione all’utilizzo eccessivo dell’hd SSD.

 

 

1 marca Intel e modello Z-P230.

2 avendolo smontato, ho constatato che l’usb di sinistra è sulla scheda madre, quella di destra su una sorta di estensione della scheda madre.

Windows Live Spaces addio!

Ciao.

Tempo fa, quando (Microsoft) Messenger era utilizzato a pieno regime, qualche utente aveva attivato anche lo Spaces.

Si, Spaces, non MySpace.

Spaces era una spazio dove gli utenti potevano postare foto, video, pensieri, articoli, ecc.ecc., proprio come su un blog.

Potevano, perchè il 16 Marzo verrà tutto chiuso definitivamente.

Si, Microsoft ha preso una decisione drastica ma, a mio modesto parere, giusta: chiudere definitivamente tutti quei blog, quegli Spaces, che stanno li “a prendere polvere” perchè abbandonati dai rispettivi proprietari (passati a Fessbook…).

C’è un ‘però’: infatti potrete salvare ancora tutto o scegliendo di scaricare tutto lo Spaces sul vostro computer (c’è una comoda utility messa a disposizione dalla Microsoft) o trasferire tutto su piattaforma WordPress, su WordPress.com.

Se sceglierete di trasferire tutto su WordPress.com, il procedimento durerà pochi minuti e sarà tutto automatico, quindi non iniziate a disperare.

Io ho effettuato sia il backup offerta dalla Microsoft, sia un personale backup, sia il trasferimento su WordPress.com (rendendo il blog il più privato possibile).

Si, anche io avevo il mio piccolo ‘Spazio’, ma non ci ho scritto molto sopra: il primo articolo risale al 19 ottobre 2007 e l’ultimo al 5 aprile 2009, con un totale di 31 “articoli”.

Ecco qui l’avviso che vi viene presentato ora prima di farvi accedere al vostro Spaces (cliccate per ingrandire):

Avviso

Prima del trasferimento (cliccate per ingrandire):

Prima trasferimento

Dopo il trasferimento (cliccate per ingrandire):

Dopo trasferimento

 

Lo stile dello Spaces quando era sullo Spaces me lo fece una mia amica che era specializzata nella “decorazione” degli Spaces.

Che dire: procedete al più presto al salvataggio del vostro Spaces, se ci tenete.

Ricordo che il termine scade il 16 Marzo (tra meno di tre giorni).

Ciao!
! 🙂 !

 

Ps.: giusto ad onore di cronaca: in quei tempi molti utenti utilizzavano gli Spaces come propri siti: quante volte mi è capitato di cercare delle guide e di ritrovarmi su uno Spaces (soprattutto in caso di guide inerenti agli Spaces o a Messenger).

Ps.2: sempre ad onore di cronaca, l’indirizzo era così: nome_utente.spaces.live.com/default.aspx .

I magnifici 4

Ieri sera, venerdì 19 Febbraio 2011, c’è stata una cenetta tra “I Magnifici 4”: Obama, zio Steve (dai che lo conoscete, è quello che produce quegli oggettini da centinaia di €), Erich Schmidt (quasi sicuramente avrete il suo sito come homepage) e Mark Zuckerberg (ci passate la maggior parte del tempo che trascorrete su Internet; un aiuto? Veste di blu.).

Si, l’altro Steve (Ballmer, dai che lo conoscete: avrete sicuramente utilizzato qualcosa “creato” dell’azienda di cui è capo) non è stato invitato:

I Magnifici 4

Fonte

Edit: a quanto pare c’era anche qualcun’altro (da laRepubblica.it): Carol Bartz (Yahoo!), Dick Costolo (Twitter), Larry Ellison (il co-fondatore di Oracle) e John Chambers (il presidente di Cisco Systems).

Insomma, altri big ma all’appello continua a mancare il secondo Steve 😀 .

Ciao!
! 🙂 !

“Cara Nokia…

…ti scrivo.

Sono un tuo vecchio caro fan.

Ti ho sempre difeso a spada tratta quando “la febbre” dell’iPhone contagiava tutti quelli che hanno iniziato a “smessaggiare” con te;

ti ho sempre difeso anche quando il mio ultimo Nokia, l’N78, mi ha abbandonato dopo neanche un anno e mezzo;

ti ho sempre difeso anche quando Android iniziava a diffondersi e mi sentivo un traditore quando, per la realtà dei fatti, sono passato ad Android con un HTC.

Oggi, però, mi hai profondamente delusa.

Si, perchè invece di puntare il tutto per tutto su s.o. open come il tuo MeeGo o Android, ti sei “piegata” a Windows 7 Phone.

Che dirti: è stato un piacere essere un tuo fedele “seguace” per tutto questo tempo.

Rimpiangerò per sempre le tue pietre miliari come il 3310/3330, l’N70, l’N73, ecc.ecc..

Un tuo caro fan.”

Ciao a tutti.

Scusate la breve premessa poetica (visto che poeta che sono 😀 ?) ma oggi, Venerdì 11 Febbraio 2011, è una data epocale per Nokia.

Si, perchè il suo CEO (Chief Executive Officer, l’amministratore delegato, il capo insomma) Stephen Elop, ha annunciato una partnership con Microsoft e il suo Windows 7 Phone: dal prossimo anno, tutti gli smartphone di fascia medio-bassa saranno gestiti dal sistema operativo di mamma Microsoft, quelli di fascia medio-bassa da Symbian.

Diciamo che il nuovo CEO ha voluto giocare in casa (era a capo della divisione Business della Microsoft) e che la Microsoft ha fatto un’altra ottima mossa (l’altra è essersi fatto amico GeoHot).

Tutto questo poteva essere previsto data la comunicazione interna che è girata nei giorni precedenti.

Infatti l’Ovi Store e il Marketplace si “fonderanno”, come tutti i servizi offerti da entrambi: da una parte il Live, il Marketplace (e tutti i contenuti di Zune), Office, dall’altra le mappe Navteq di “Nokia Maps” (Navteq, acquista nel 2008 da Nokia appunto).

Non entro nello specifico ma vi allego un po’ di articoli a riguardo (Nokia Conversations è il blog ufficiale di Nokia, vi consiglio quello):

Nokia Conversations 1, 2, 3 e 4

laRepubblica.it

Nokioteca 1, 2, 3, 4 e 5

MobileBlog 1, 2 e 3

SpazioAndroid

Ilpost

Ed ora veniamo alle considerazioni personali.

Non ho potuto ancora provare Windows 7 Phone e per questo non posso dire com’è ma, da quello che leggo in giro, sembra proprio essere niente male.

Invece ho potuto provare Zune: dopo il mese di prova, stavo quasi per abbonarmi.

Principalmente critico Nokia perchè, con un ampia scelta di s.o. aperti (Maemo, MeeGo, Android, lo stesso Symbian), ha scelto un s.o. chiuso come W7Phone.

Non penso che comprerò mai un Nokia W7Phone (mai dire mai) perchè W7Phone non è il s.o. che fa per me: utilizzo da una Vita quasi tutti i servizi offerti da Microsoft ma per tutti i miei dati mi sono affidato a Google e per questo penso continuerò ad utilizzare Android.

Continuerò ad utilizzare Android soprattutto perchè, a differenza di W7Phone e iOs, non ha bisogno di un computer per essere gestito: mentre i primi due hanno bisogno di programmi che girano bene solo sui rispettivi s.o. (avete mai provato iTunes su Windows e poi su Mac? Un abisso), Android non è legato a nessun programma ed è possibile fare tutto direttamente dallo smartphone (addirittura se si tratta di rootarlo e di cambiare rom).

Per riassumere il pensiero degli utenti comuni (quelle totalmente al di fuori delle “guerre” tra smartphone), invece, utilizzerò un’affermazione che una persona mi disse qualche settimana fa:

“Symbian è sempre distante anni luce: in passato in positivo, ora in negativo!”

In bocca al lupo, cara Nokia.

Ciao!

! 🙂 !

Ps.: un po’ di Nokia che ho toccato:

Nokia personali: 3330, 6600, N78.
Nokia in famiglia: 3210, 3200, due 2600, 2760, due N70 tutt’ora operativi (ad uno non funzionava bene lo schermo e, con 10€ di spesa, l’ho cambiato senza problemi).
Nokia “gestiti”, a cui ho fatto “assistenza”, che ho almeno toccato una volta nella vita: 1100, 1600, 3220, diversi 3310 (solo i miei cugini ne hanno avuti 10), 3100, 3650, 6111, 6210, 6230, 5300, 3510, 3510i, 5110 (lo aveva mio zio con due batterie e la base per caricarle entrambe e mia cugina), 5210, 5220 XpressMusic, 6310i, 6630, 7110, 7710, 7600, 7610, 6101, 6680 (cambiai il product code), 8210, diversi N70 (anche nelle edizioni “Music“), diversi N73 (anche nelle edizioni “Music”), N80, N91, N95 (entrambe le edizioni), N97 Mini, E51, N8, 5228, 5530 XpressMusic, E52, 5800 XpressMusic, E66 ed altri che sicuramente mi sono dimenticato…

Driver Ati Radeon 9200 per Windows 7

Volevo provare Windows 7 sul mio “computer nonnetto” (questo mese sono sei anni) dotato di una Ati Radeon 9200.

Avendolo già installato altrove, ho preferito rimandare a fine installazione la ricerca dei driver; bene ho fatto perchè gli unici driver che non è riuscito a trovare erano quelli della scheda video e della scheda audio secondaria (beh, lo sapevo già ed infatti li avevo già belli che pronti).

Così mi reco sul sito dell’Ati ma non li trovo nè per Windows 7 nè per Vista (alle volta basta usare quelli).

Faccio una ricerca su Google e, con mia grande sorpresa, trovo subito la soluzione qui e qui.

Ho riuploadato il file: lo trovate anche qui.

Per installarli dovete semplicemente estrarre il contenuto, andare in “Gestioni dispositivi” (lo trovate in “Pannello di Controllo” -> “Sistema” o tasto destro su “Computer” -> “Proprietà“), cliccare con il testo destro sulla scheda video (se non avete provato ad installare i driver di Xp, dovrebbe essere uno dei primi risultati con un triangolo giallo) e con il sinistro su “Aggiornamento Software Driver“, “Cerca il software del driver nel computer“, cliccare su “Sfoglia” e selezionare la cartella dove avete estratto il contenuto dell’archivio e poi su “Avanti“.

Attendete la fine dell’operazione e riavviate (non è necessario ma di norma si fa).

Fine.

Ciao!
! 🙂 !

Rete Wi-Fi UniNa + Wicd: binomio possibile.

AGGIORNATO!

Chi è iscritto alla Federico II ed utilizza la rete Wi-Fi sa che da quando la Telecom (o chi la gestisce) ha cambiato il protocollo optando per il WPA/WPA(2)-Enterprise, quest’ultima è diventata molto “instabile”: computer che non si collegano (soprattutto quelli con S.O. Unix Based, cioè Linux e Mac Os), connessione irregolare, ecc.ecc..

Personalmente utilizzo un portatile con Jaunty (9.04) (*) ed è risaputo che su quest’ultimo c’erano dei problemi con il protocollo su citato.

Con la versione preinstallata di Network Manager la connessione è impossibile: se si connette dopo cinque minuti salta.

Ho provato anche ad installare l’ultima versione rilasciata ma bisogna agire su troppe (per i miei gusti) librerie.

Lo ammetto: ho anche provato a farlo ma ho combinato un bel casino 😀 .

Così girogavai per la rete alla ricerca di un degno sostituto e trovai Wicd.

Wicd (Wikipedia) è un ottimo sostituto di N.M. anche se è un po’ ostico da utilizzare (bisogna configurarlo).

Il protocollo da selezionare su Wicd per la rete Wi-Fi_UniNa (questo è il suo nome) è “PEAP with TKIP”:

Protocollo rete Wi-Fi UniNa PEAP with TKIP

Una volta selezionato ci troveremo davanti questi campi:

Campi da compilare per eseguire  l'accesso

Nel campo denominato “Identity” bisogna inserire l’email che ci ha fornito l’Università (quella che fa: “nome(di solito l’iniziale).cognome@studenti.unina.it”).

Nel campo denominato “Password” bisogna inserire la password che abbiamo scelto.

E, per finire, nel campo “Path to CA Cert” bisogna inserire…

…bisogna inserire…

…cosa bisogna inserire?

Niente, appunto.

Bisognerebbe lasciarlo vuoto.

Questo non è possibile visto che viene richiesto.

Allora, cosa facciamo?

Quello che dobbiamo fare è creare un altro “template” dello stesso protocollo con l’unica differenza che non viene richiesto un certificato.

Per fare questo dobbiamo creare (e modificare) un nuovo file da inserire tra i “template” di Wicd:

sudo gedit /etc/wicd/encryption/templates/peap-tkip2

“peap-tkip2” sarà il nome del nuovo “template” che stiamo andando a creare: è a scelta.

Se non avete “gedit” utilizzate il vostro editor di testo (magari creando prima il file con “touch“).

All’interno dovrete copiare questo:

name = PEAP with TKIP alma
author = belluomo
version = 1
require identity *Identity password *Password
—–
ctrl_interface=/var/run/wpa_supplicant
network={
ssid=”$_ESSID”
scan_ssid=$_SCAN
proto=WPA
key_mgmt=WPA-EAP
pairwise=TKIP
group=TKIP
eap=PEAP
identity=”$_IDENTITY”
password=”$_PASSWORD”
phase1=”peaplabel=0″
phase2=”auth=MSCHAPV2″
}

I campi “name” ed “author” sono a vostra discrezione.

Ora bisognerà aggiungere questo “template” agli altri già presenti in Wicd.

Aprite il file dei template:

sudo gedit /etc/wicd/encryption/templates/active

ed in fondo al file (o dove volete) aggiungete il nome del file che avete creato sopra, che in questo caso è:

peap-tkip2

Questo è il risultato:

Nuovo form: solo "Identity" e "Password"

Compilate i campi, confermate, mettete la spunta su “Connetti automaticamente a questa rete” e poi su “Connetti“.

Questo network manager, a differenza di altri, distingue il MAC address di ogni access point anche se il nome della rete è lo stesso:

Elenco reti Wi-Fi_UniNa con Mac Address diversi

Per questo motivo ogni volta che ci sposteremo di edificio (capiterà sicuramente), almeno per le prime volte, Wicd ci “chiederà” di reinserire i dati (cioè lui non ci chiederà niente, saremo noi ad andare a ricompilare il form una volta verificato che non c’è linea 😀 ).

Questo è tutto.

Devo specificare una cosa.

Questa non è tutta farina del mio sacco: quando girovagai per la rete alla ricerca di come non inserire il certificato trovai questo post.

Quindi un grazie a LicaoNesSs e dovuto: mi ha evitato di studiarmi il Wiki di Wicd, anche se già avevo iniziato a “studiarmi” questo 🙂 .

Ciao!

! 🙂 !

Ps.: Nota Bene: capita spesso che la rete c’è, il computer si colleghi ma non si riesca a navigare.

E’ inutile sbatterci la testa: molte volte è proprio la rete che non va, soprattutto in posti ormai risapute (esempio: centro comuni, CSI).

(*) non ho aggiornato a Karmic (9.10) o Lucid (10.04) perchè con entrambi ho problemi più o meno seri (soprattutto con Karmic).

AGGIORNAMENTO: la versione di Wicd da me utilizza è la 1.5.9.

Se avete la 1.7.0 questa guida è pressochè inutile: potete selezionare tranquillamente il protocollo “PEAP with TKIP/MSCHAPv2” (se non mi sbaglio si chiama così su questa versione) e lasciare vuoto il campo del certificato.

WPA(2)-Enterprise